Negli ultimi anni le abitudini degli italiani rispetto al consumo di olio di oliva, Made in Italy o proveniente da altri paesi, sono molto cambiate e alcune ricerche di settore lo confermano. La buona notizia è che, a prescindere dalle tendenze e dalle abitudini, il consumo di olio di oliva è in crescita e, tra il 2000 e il 2016 si è moltiplicato per 1,8. L’olio ottenuto da piante di olivo di varietà italiane resta quello privilegiato e, secondo un’indagine Doxa del 2018, la provenienza delle olive è considerata il fattore più importante per la maggioranza dei consumatori.
Entriamo ora nel dettaglio dello studio condotto da Doxa e capiamo come stanno cambiando le abitudini degli italiani sul consumo dell’olio di oliva.
L’indagine Doxa prende in considerazione 820 consumatori italiani di olio di oliva, con un’età media di 48 anni. Il 68% di loro ha saputo dare la definizione corretta di olio extravergine di oliva e l’85% dichiara di consumarlo in misura prevalente rispetto a tutte le altre tipologie. Alla domanda per quale motivo scelgono di utilizzare proprio l’olio extravergine di oliva, il 36% degli intervistati risponde che lo ritiene la varietà migliore, il 27% che è un olio di qualità e il 17% che fa bene alla salute. Si tratta dunque di una scelta consapevole e dettata principalmente dalla ricerca di un olio di oliva di qualità.
Il dato più interessante è però quello che riguarda la provenienza. La maggioranza degli intervistati sceglie olio made in Italy, prodotto con olive di provenienza italiana (76%) e lavorato in Italia (88%); solo per una bassissima percentuale (3-4%), questi non sono aspetti rilevanti. Quando devono scegliere il prodotto da acquistare, il 52% degli intervistati dichiara infatti che è fondamentale che si tratti di olio made in Italy. La provenienza è un fattore di primaria importanza dunque e, alla domanda su quali sono le caratteristiche che rendono un olio extravergine di oliva di qualità, il 53% risponde che le olive devono provenire da piante di olivo italiane.
Quello che emerge dalla ricerca Doxa è che i consumatori sono sempre più consapevoli e sempre più attenti alla provenienza delle piante di olivo e alle varietà italiane. L’olivicoltura in Italia è da sempre un settore di spicco, l’olio made in Italy è famoso e rinomato in tutto il mondo e oggi le aziende produttrici portano avanti questa tradizione senza venire meno alla qualità ma sperimentando nuove tecniche: accanto all’ olivicoltura tradizionale si sono sviluppati altri metodi.
Buccelletti, dal 1910 impegnato nei settori di agricoltura e vivaismo, negli ultimi anni si è dedicato alla ricerca di un sistema di olivicoltura che valorizzasse l’olio made in Italy di qualità e che assicurasse grandi volumi vista la richiesta in costante aumento. Nasce così Livita Plus, un sistema di olivicoltura ad alta densità che assicura lunga vita alle piante di olivo di varietà italiane, salvaguarda l’ambiente e produce un olio di qualità eccellente, rispondendo così alle esigenze dei consumatori che mettono al primo posto la provenienza italiana delle olive.