Quanto rende un oliveto superintensivo

Olivicoltura ad alta densità: ecco perchè conviene

Il mercato italiano negli ultimi anni ha preso atto della necessità di migliorare la propria competitività e in molti hanno cominciato a chiedersi quanto rende un oliveto superintensivo, se questo genere di coltivazione può davvero migliorare la resa ed eventualmente a quale prezzo. Nel panorama olivicolo mondiale si sono affacciati recentemente nuovi produttori, che ogni anno registrano produzioni sempre più elevate in risposta ad un aumento della domanda da parte dei consumatori di tutti i paesi sviluppati.

Se dunque finora in Italia si lavorava prevalentemente con i sistemi intensivi, le ultime tendenze vanno ora in direzione di un’olivicoltura superintensiva, in grado di assicurare una resa maggiore ad un costo più basso.

Ecco le principali differenze tra questi due metodi di coltivazione delle piante di olivo.

Oliveto intensivo

In questo tipo di coltivazione intensiva di olivo vengono piantati dalle 400 alle 600 piante per ettaro e la produzione di olive si stabilizza dal settimo anno, quando se ne producono circa 40 quintali per ettaro. Dal settimo anno, il reddito medio annuale si aggirerà intorno ai 760 euro ad ettaro.

Oliveto superintensivo

La densità di piante di olivo è di circa 1600 per ettaro e la produzione media di olive dal quarto anno è di 100 quintali ad ettaro. Il reddito medio di un’olivicoltura superintensiva è di 1200 euro per ettaro all’anno.

Il sistema Livita Plus per l’olivicoltura ad alta densità

Alla domanda quanto rende l’oliveto superintensivo, possiamo dunque rispondere che questo sistema garantisce una resa molto più elevata rispetto alla coltivazione intensiva dell’olivo. L’olivicoltura ad alta densità, però, potrebbe avere conseguenze negative per il suolo, stressare troppo l’ambiente e avere un ciclo di vita breve. Proprio da queste premesse è nata la ricerca Livita Plus per mettere a punto un sistema di olivicoltura superintensiva ecosostenibile e rispettoso dell’ambiente.

Le piante di olivo vengono disposte con una densità che va da 600 a 1600 piante per ettaro, a seconda delle varietà che vengono impiegate; l’impianto a filari ricorda l’aspetto di un vigneto, dove le piante di olivo a cespuglio sono sorrette da graticci paralleli e orientati secondo l’asse nord-sud. Dal quinto anno, quando gli olivi raggiungono la piena maturazione, la produzione dell’oliveto superintensivo sarà stabile e continua, anno dopo anno. Grazie all’agricoltura di precisione, che vede impiegate tecniche di studio del terreno fondate sulle tradizioni contadine e strumenti di ingegneria agraria all’avanguardia, la manutenzione è ridotta al minimo e il terreno non ne risente.

Il sistema di coltivazione intensiva dell’olivo studiato da Livita Plus consente di unire il rispetto per l’ambiente ad una produttività capace di competere con i maggiori produttori d’olio mondiali, senza rimetterci in qualità.

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